SARA' LA VITA FRENETICA DEL XI OPPURE IL PROCESSO EVOLUTIVO MA TENDIAMO A DORMIRE SEMPRE DI MENO. AI NOSTRI ANTENATI SERVIVANO 12 ORE, A NOI 6.
Occhi vacui, persi nel vuoto della propria stanza da letto, la luce della strada penetra dalla finestra nell'oscurità, esausto si trascina dalla stanza da letto al bagno, vedendo in continuazione l'orologio sbuffando.
Questa è la condizione di 1/3 degli italiani, il 30 %.
<< L'insonnia consiste in un disturbo dell'inizio o del mantenimento del sonno: riguarda anche chi si risveglia precocemente, o chi sente che il suo sonno non è ristoratore.>> spiega Lino Nobili, responsabile del Centro di medicina del sonno dell'Ospedale Niguarda di Milano<<Non è quindi, solo una definizione quantitativa, ma anche qualitativa. C'è chi diventa insonne per una causa psicofisiologica, in concomitanza di un evento esterno come un lutto o un esame, e chi non dorme perchè attua meccanismi sbagliati per l'igiene del sonno. L'insonnia è poi associata a disturbi come ansia e depressione, a patologie come la sindrome delle gambe senza riposo o le apnee notturne>>.
A questo Gilberto Pizzolato, direttore della Clinica neurologica dell'Università di Trieste aggiunge <<Se è vero che, in linea di massima, non dormiamo a sufficienza, bisogna sfatare la regola delle otto ore di sonno per notte: si dorme abbastanza quando non si accusano problemi di stanchezza durante il giorno>>.
Ma cosa c'è che non va?
<<Il nostro cervello è costruito da miliardi di neuroni che, in stato di veglia, comunicano fra loro muovendosi, però, in modo autonomo e svolgendo un'azione diversa rispetto agli altri>>, tiene a sottolineare Nobili,<<Quando ci addormentiamo, l'organismo riduce le sostanze chimiche che stimolano il cervello in modo attivo, come l'acetilina o l'adrenalina. In questo modo i neuroni nel talamo si sincronizzano e oscillano, iniziando a fare tutti la stessa cosa: si spengono e si accendono insieme. Queste oscillazioni lente aumentano a mano a mano che il sonno diventa più profondo: con i minuti perdiamo coscienza e tutti i neuroni si sincronizzano tra loro. Negli insonni, invece, è probabile che alcune zone non si sincronizzino; i neurotrasmettitori bloccano le oscillazioni lente e riportano il cervello a oscillare velocemente: ecco perché si svegliano, o non riescono ad addormentarsi>>. E poi vi è chi si convince di trascorrere la notte in bianco, si parla in questo caso di "insonnia paradossale".
Ma quante ore dovremmo dormire?
La risposta cambia a seconda dell'età.
Chi ha tra 3-5 anni, intorno alle 11 ore.
Chi ha tra i 10-13 anni, intorno alle 10 ore.
Chi ha tra i 14-18 anni , intorno alle 9 ore.
Chi ha tra i 19-30 anni, intorno alle 8 ore.
Chi ha tra i 33-45 anni, intorno alle 7 ore.
Chi ha tra i 50-70 anni, intorno alle 6,5 ore.
Chi oltre i 70 anni, intorno alle 6 ore.
Ciò nonostante, tenendo di conto le parole di Gilberto Pizzolato, queste sono quantità approssimative della quantità di ore di sonno ottimale.
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